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Good luck Mr. President!
Gli americani hanno deciso di svoltare a Zinistra. Hanno impiegato quattro anni per mettere la freccia e hanno fatto di tutto per perdere anche queste elezioni. Ma non ci sono riusciti. Sleepy Joe ha vinto ed è debitore di Obama. Soprattutto. Beh, certo anche dei neri, dei disoccupati, di coloro che non sono protetti a livello sanitario e di una bella porzione di appartenenti alla middle class. Ma Biden è debitore anche di Trump, che ci ha stupito / stordito con i suoi tweet, che se il primo dorme come un ghiro, il secondo cinguetta come un canarino e alla fine non ci si è capito più gniente gniente gniente del merito. Per esempio non si capisce dove sia finita la protesta dei neri, che improvvisamente sono scomparsi. Mah!

Ieri gli americani avevano la destra al potere e la sinistra in senato, oggi hanno il presidente democratico e dormiglione e il senato conservatore e svicolone. Chi avremmo votato noi? La nostra preferenza va alle persone che meritano. Quindi, rilevando pochi meriti e troppi demeriti sia a destra che a sinistra, scheda bianca, voto nullo, ci saremmo fermati un giro.

Purtroppo la Cina incombe. Mentre l’India si prepara, l’Europa langue e gli Usa sembrano destinati a giocare in difesa anziché in attacco. Poi c’è quello che avanza dell’universo anglosassone, dove si gioca una partita diversa, che se non piace il risultato si cambia canale. Ah, Sudamerica e Africa in vendita al miglior offerente. Se nessuno eccepisce. Significa che i garanti degli equilibri politici e sociali, pensano soprattutto a loro stessi altro che peace and love, good economy, democracy all over e Nazioni Unite.

Se dagli esempi si impara. Impariamo a consumare i nostri prodotti, a proteggere le nostre competenze, a valorizzare le nostre capacità, a dettare le regole che dovranno rispettare coloro che vorranno avere a che fare con noi. Magari anche a rispettarle noi stessi, più di quanto non sia successo sinora. E i tweet? Lasciamoli indossare a qualcun altro, senza farci condizionare, altrimenti perderemmo il nostro tempo!