La sede della nostra società è a Milano, addirittura Milano nord / area ecomostri di City Life, tanti di noi sono milanesi (quindi antipatici e bauscia, come siamo definiti), ma sappiamo poco o nulla dell’Expo che aprirà a 6-8 km di distanza tra un paio di settimane.
Sappiamo però che è già stata un occasione per qualcuno. Dei nostri clienti hanno faticosissimamente partecipato alla costruzione dei padiglioni, della segnaletica e delle vie di accesso. Perché faticosissimamente? Ma perché, tra certificati antimafia, antiriciclaggio e presentazione del Durc moltiplicato per cinque, è capitato che la data di emissione / sottoscrizione degli ordini, fosse successiva alla data di consegna del prodotto servizio. E poi qualcuno sostiene che non siamo capaci a fare miracoli.
E’ stata un occasione anche per coloro che, nonostante il controllo sul controllore e sul controllante a sua volta ricontrollato, sono stati beccati in flagranza di reato, cioè con la mazzetta in bocca, ahi loro. Ma non è su lor signori che vogliamo fare riflessioni. Vogliamo piuttosto provare a fare qualche osservazione / previsione. Ovviamente dal nostro personalissimo punto di vista, quindi correndo il rischio di sbagliare quasi tutto.
Expo è una grande fiera. L’ultima era stata organizzata in Cina nel 2010, e sembra essere stata un successo, la prossima, come sappiamo, verrà organizzata a Milano Rho negli appositamentecostruiti padiglioni Expo. La storia dice che numerose opere architettoniche (tour Eiffel a Parigi) e/o musei (quello della scienza di Chicago per esempio) siano stati costruiti per il prestigio della nazione che ospitava. A Milano, nel 1906, è stata costruita la vecchia fiera, mentre a Genova nel 1992 l’acquario.
Di sicuro, a Milano, dopo la vecchia fiera tuttora esistente e il nuovo polo progettato pessimamente da Fuksas e peggio realizzato dall’Ente Autonomo Fiera, non era necessario inventarsi l’ennesima area espositiva di ben cinquanta padiglioni. Anche perché le ns. ricerche, ahinoi, non indicano come verranno utilizzati dal novembre 2015 in avanti.
Le adesioni, come si diceva, sono state numerose. Tant’ è che, secondo i media, sarebbe prevista la presenza di tutti o quasi tutti (?!?!); esclusi per esempio: Australia, Canada ed enne altri paesi chediexposenefregano. Invitati: 194, sicuramente presenti 109, ma una ventina potrebbero decidere di disdire / aderire negli ultimi trenta giorni. E comunque, a compensazione, grandi spazi sono stati destinati, abuonprezzo, ad alcune multinazionali e/o parenti e amici (tipo il sig. Farinetti di Eataly, piacione oltre che intraprendente).
Le prevendite, secondo le informazioni che circolano, vanno benissimo. Va anche detto che, per dare impulso, sono state fatte con sconti fino al 50%, tanto per non incorrere nel rischio di non avere visitatori. Si osserva che non sembrerebbero interessati ad una visita, né l’esimio Presidente Mattarella, né Papa Francesco. Oibò!
Cosa prevediamo? Primo mese di entusiasmo, secondo mese di turismo, terzo mese troppo caldo, meglio al mare, quindi Expo durerà tre mesi più del necessario e genererà più costi e minor business di quanto non sia stato previsto. La qual cosa non sarà comunque una novità.