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Di nuovo Natale, ci tocca essere felici e sorridenti, generosi con presenti e mancette anche a chi non se li merita , ma pazienza, a Natale siamo tutti più buoni e anche educati che ci sta sempre bene. E ci tocca anche fare i regali, che siccome in genere non abbiamo abitudine / attitudine, andare per negozi rischia di essere un’esperienza negativa. A meno che ….

Milano, via Belfiore, negozio Nespresso, entriamo per fare un regalo e anche una commissione. E’ la prima volta, c’è gente ma circa tre quattro minuti dopo che siamo entrati è il nostro turno e una commessa molto gentile ci chiede come ci possa aiutare; “che fortuna!” ci diciamo, “di cialde, macchine del caffè, servizi webbbbb non ci capiamo un’accadueo!”. Beh, non ci crederete, alla Nestlè / Nespresso sanno chi siamo (nomi e cognomi), i nostri indirizzi, quante macchine del caffè abbiamo comprato, quali siano i nostri gusti e ci trattano come i migliori clienti del pianeta. “Vabbè dai”, ci diciamo, “sarà che questo è il punto vendita principale, proviamo a vedere come si comportano al corner di Coin”. Stessa accoglienza, medesima cortesia, nessunissimo tentativo di venderti qualcosa che non ti serva. E qualche giorno dopo ci arriva anche un ricambio, sostituzione gratuita del cestello su una macchina che ha otto, dicasi otto anni. Stra bravissimi al quadrato!!! Sarò / saremo clienti Nespresso vita natural durante, fedeli in secula seculorum.

Da Marinella lo stesso, ti accolgono con il sorriso, e non importa se per scegliere una fantasia impieghi venti minuti. E’ un tuo diritto, soprattutto se di disegni di cravatte ce ne sono migliaia. Il pacchetto regalo lo fanno loro, ed è inconfondibile, bellissimo, quasi più elegante del contenuto, perché la loro scatola blue non si deve confondere tra tante confezioni regalo.

Altrove l’esperienza non è altrettanto positiva; alla libreria Feltrinelli la cortesia si acquista a parte e non è merce che stia sugli scaffali. Avere informazioni è quasi impossibile e, se sei fortunato, le ricevi da un commesso sbracato che ti tratta con sufficienza, come se lui avesse sette lauree e tu fossi un profugo del Burghina Faso. No, forse se fossimo stati dei profughi ci avrebbero trattato meglio. Buoni libri, pessima esperienza, contenti loro …

Come al solito, alcuni ti accolgono, ti rispondono, ti fanno sentire importante solo perché sei entrato “nel loro mondo”, altri si comportano in modo che dal loro mondo tu esca il più presto possibile. Stessa differenza che esiste tra coloro che “rispondono entro tre squilli”, come dice una pubblicità radiofonica, e i risponditori telefonici che ti tocca digitare tre, cancelletto, venticinque, asterisco e poi cade la linea.

Bene, noi per il 2017 auguriamo ai nostri clienti di imparare a rispondere ai loro clienti con altrettanta puntualità, precisione e pazienza quanta se ne aspetterebbero loro dai fornitori. Magari anche un po’ di più, perché essere tra i migliori, fa sempre la differenza.

E, come al solito:

Ev e nais cristmas end eppy niu iar!