Notav? I cinesi sono stati capaci di far arrivare in Germania 42 container in 7 giorni, dicasi sette giorni, su ferrovia, rispetto ai 40 giorni che servivano ieri via mare. Loro per riuscirci hanno impiegato nove mesi mentre la nostra alta velocità, a parte la linea Milano Roma, compatibilmente con gli “amici” della Val di Susa, è ancora in costruzione. Ma i cinesi costruiranno anche un grattacelo di 962 metri, cioè il più alto del mondo, impiegando tre mesi. Mentre noi, per i grattacieli di City Life a Milano, alti 170 metri, senza considerare i tempi per i permessi, impiegheremo dai tre ai quattro anni.
Per fortuna esistono alcuni ambiti nei quali non siamo condizionati dalle lungaggini burocratiche e riusciamo a competere come, e meglio, di chiunque altro. Yoox, per esempio, è un’internet company italiana nata pochissimi anni fa. Il suo business consiste nell’aiutare le aziende di abbigliamento ed accessori nelle vendite on line. Se non è ancora la n.1 al mondo per volumi, lo è per tecnologia, capacità logistiche e per l’importanza dei clienti in portafoglio.
Il titolo ha triplicato il suo valore in quattro anni perché è una vera public company governata dalla capacità e non dal capitale, per cui è capace di competere davvero a livello internazionale. Purtroppo qualcuno ci batte tre a zero pur giocando fuori casa. Kia, per esempio, che in Italia, con un mercato in flessione del 30% cresce del 45%, mentre Fiat fa un rotondo -20%. E i coreani conseguono questo risultato semplicemente perché sono in grado di soddisfare la domanda di migliaia di consumatori che non vogliono spendere il 50% del loro reddito per l’automobile.
Ma in Italia esistono alcune eccellenze anche tra le PMI, per esempio un nostro cliente che fa biancheria per la casa è passato da un’attività di sell in (vendita a negozi) al sell out raggiungendo un target più difficile e numeroso, cioè il cliente privato, e traendo profitto dagli investimenti sulla struttura commerciale. Yoox ha investito sul prodotto e Kia sul prezzo competitivo ma, come abbiamo visto, anche l’acquisita capacità di vendere può dare apprezzabili risultati.
Basta decidere quale debba essere la “nostra eccellenza” Siamo passati da un’economia governata dai prodotti ad un’economia governata dai mercati e dalle idee. Non possiamo più permetterci di stare “appollaiati sullo sgabello” criticando quello che sta succedendo, perché la vita delle nostre imprese dipende dalla nostra capacità di recepire i cambiamenti ed adottarli come opportunità di business. Se saremo umili, curiosi e positivi rispetto all’innovazione, saremo capaci di identificare un modello, il nostro modello, che si distinguerà rispetto alla concorrenza e ci permetterà di essere più competitivi.
Non abbiamo dubbi, se sapremo utilizzare la nostra creatività, supereremo questo momento, perché le opportunità possono essere più numerose ed interessanti dei rischi. Dipende da noi. Merry Christmas e, soprattutto: “èppiniùiar”!!!.